CCNL Istituzioni Socio Assistenziali Uneba: sottoscritto il contratto 2023-2025

 



Previsti aumenti retributivi, nuovi profili professionali e assistenza sanitaria integrativa


Con nota stampa del 24 gennaio 2025, la Cisl-Fp ha comunicato la sottoscrizione definitiva del rinnovo del CCNL Uneba 2023-2025 per le lavoratrici ed i lavoratori del settore sociosanitario e assistenziale. Il rinnovo segue la preintesa siglata lo scorso dicembre. Il rinnovo stabilisce novità sia dal punto di vista economico che normativo. Per quel che concerne l’aspetto economico, è previsto un incremento medio lordo del 10,4% per il livello 4S, pari a 145,00 euro, divisi in 3 tranches:
70,00 euro da ottobre 2024;
50,00 euro da luglio 2025;
25,00 euro da marzo 2026.
Di seguito, le tabelle retributive con gli importi dei minimi e le relative decorrenze. 






























































Livello Minimo 1.10.2024 Minimo 1.7.2025 Minimo 1.3.2026
Quadro 1.957,15 2.023,82 2.057,15
1 1.840,65 1.903,35 1.934,70
2 1.735,81 1.794,93 1.824,49
3S 1.607,64 1.662,40 1.689,78
3 1.549,40 1.602,17 1.628,56
4S 1.467,86 1.517,86 1.542,86
4 1.421,27 1.469,69 1.493,89
5S 1.397,99 1.445,61 1.469,42
5 1.363,01 1.409,44 1.432,66
6S 1.328,08 1.373,32 1.395,94
6 1.293,12 1.337,17 1.359,20

Tra le novità presenti nel rinnovo, è presente una nuova classificazione del personale, con la presenza di alcune figure professionali, quali: educatori, con inquadramento unificato al livello 3S; OSS con nuovo inquadramento unico al 4S e l’abolizione del 7° livello per il personale addetto alla pulizia e fatica. Per la maternità obbligatoria è prevista una retribuzione al 100%. Vengono riconosciuti ed inclusi nell’orario di lavoro i tempi di vestizione per 15 minuti. Inoltre, sono previste misure innovative per contrastare le molestie di genere e promuovere l’inclusione nei luoghi di lavoro. Sono state inserite le clausole contrattuali per i contratti a termine con una soglia di stabilizzazione aumentata al 30%, dando così maggiore sicurezza per i lavoratori precari. 
Dal 1° gennaio 2026, l’assistenza sanitaria integrativa è incrementata di 2,00 euro a carico del datore di lavoro.